Molto spesso anche un gesto apparentemente semplice come quello di trapiantare una pianta può essere svolto scorrettamente e causare problemi alle piante. Normalmente si fa la buchetta, si inserisce la pianta, si chiude e si innaffia. Questo sistema però dà alla pianta impulsi sfavorevoli: la piante si trova col secco sotto e sente che l’acqua proviene dall’alto. Privilegerà così la formazione di radici superficiali diventando meno resistente alla siccità e al vento, e richiedendo innaffiature più frequenti.
Esiste invece un altro metodo per eseguire un trapianto delle piantine in orto:
Come prima cosa si immergono le piante in acqua e si attende che smettano di far le bolle d’aria. A questo punto ogni radice è bagnata. Si fa la buchetta poco più grande della zolla di terra della pianta. Si mette la piantina e si riempie d’acqua la buchetta fino all’orlo facendo attenzione a non bagnare la terra tolta in precedenza che servirà per riempire lo spazio attorno alla pianta. Quando l’acqua è stata completamente assorbita si può aggiungere la terra asciutta ai lati per richiudere la buchetta. Si evita di innaffiare per almeno 3 giorni per le piantine da orto (10 per gli alberi). Così facendo la piantina sente subito che la terra attorno è asciutta, e che l’acqua si trova sotto, privilegiando la produzione di radici verso il basso, rendendola più resistente al vento e alla siccità. Inoltre la piantina richiederà molta meno acqua!
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